Perché proprio Blue Monday Vodka?

Non vi capita mai, il lunedì mattina, di lasciar suonare la sveglia per ore prima di trovare la forza di alzarvi?
Tutto gioca a vostro svantaggio: il doposbornia vi attanaglia dal weekend, il tepore delle coperte certo non aiuta, il lavoro che vi aspetta, il caffè che è finito giusto ieri...
Blue Monday Vodka: la valida alternativa al cordiale del lunedì ore 7:00

lunedì 20 maggio 2013

QUELLA CON LE SCARPE GIALLE



Ore 7:30 del mattino.
il bar della stazione è affollato come sempre; siamo a Venezia, anche a quest'ora è già pieno di turisti in partenza o arrivo, per non parlare della massa di pendolari che, come me, ingannano il tempo con un caffè, invece di ridursi tristemente sulla banchina ad aspettare il treno in ritardo. Come sempre.
Da qualche parte, al di sotto del chiacchiericcio generale, arriva remota "Please, Please, Please" degli Smiths ( http://www.youtube.com/watch?v=xLc5dVypsgc ). Una canzone così stonata per questo luogo e questo tempo, eppure così gradevole in questa rara giornata assolata di questo piovoso e recalcitrante maggio, che proprio non ne vuol sapere di ingranare con la primavera...
Mentre aspetto al bancone il mio caffè americano intercetto casualmente un frammento della conversazione del gruppetto di amiche? colleghe? poco discosto da me. Una di loro sta dicendo alle altre, con fare sdegnoso: "Ma quella" - riferendosi chiaramente a me, vista l'occhiataccia lanciatami - "tutta vestita di nero, certo che le scarpe gialle se le poteva proprio risparmiare! Con che altro dovrebbero essere abbinate?" Seguito dagli sghignazzi generali dell'intera combriccola.
In quel preciso momento avrei tanto voluto girarmi e dire: "Con le mutande sono abbinate! Problemi?"
Ma ho perso l'attimo opportuno per avere il diritto ad una replica così teatrale. Mi sono lasciata distrarre dal barista che, con uno sguardo di apprezzamento che lasciava molto poco all'interpretazione circa il suo punto di vista, mi stava porgendo la mia tazza. Lui non disdegnava, era evidente. Cosa poi, è meglio non indagare.

So please, please, please, let me, let me, let me - let me get what I want, this time...

Inutile farsi rovinare la giornata dal commento acido di una sconosciuta al bar. Ovvio.
Eppure non posso fare a meno di chiedermi: perché una il cui personal stylist è certamente un cieco ubriaco (visti l'improponibile trench color topo bagnato e il fouladino 100% acrilico a stampa floreale - col quale sembrava la colf di mia nonna quando porta fuori la spazzatura - che indossava) si permette pure di erigersi ad arbitro del gusto?
Oltre al fatto che, con le mie decolleté di 'Aldo', ero intonata al color del sole quella mattina, io sono per il 'vivi (con stile) e lascia vivere'. Tu ti astieni dal giudicare le mie scarpe, ed io eviterò di vomitare sul tuo Swiffer da collo.

So please, please, please, let me, let me, let me - let me get what I want, this time...